Sembra proprio che i cambiamenti climatici a cui abbiamo assistito quest’estate abbiano influenzato pesantemente la produzione la vendemmia. Difatti, la produzione mondiale del vino ha raggiunto il minimo storico, con una riduzione record del 6% rispetto l’anno precedente. A farlo sapere è la stessa Coldiretti che tramite un’analisi sulla vendemmia 2012 ha portato in evidenza una produzione da 2561,1 milioni di ettolitri di vino; questo numero registrato è sicuramente il risultato più basso registrato a livello globale. Così, con l’aumento del consumo del vino, aumentano conseguentemente i costi per il vino.
Guardando meglio a livello dei paesi, è possibile notare che il calo di produzione si è registrato in Italia, Spagna e Francia, mentre che la richiesta sempre più elevata per il consumo del vino si fa sentire fuori dall’Europa e più precisamente in Cina e Russia, località che fanno segnare l’apice dei tassi di crescita.
Dunque, secondo quanto sostiene Coldiretti, sembra proprio che la produzione del vino nazionale nel 2012 sarà utilizzato più all’estero che non nel Bel Paese, dove peraltro si è registrato una riduzione anche a livello familiare di 1,8% nel primo semestre. Ad ogni modo, va messo in evidenza che il vero record negativo della vendemmia è stato accertato in Francia: si stima, difatti, 44,1 milioni di ettolitri di vino con un calo medio intorno al 14% rispetto al 2011, con lo stesso champagne che ha visto il 26% di crollo. In Italia, come abbiamo già detto, è stato il caldo torrido ad influenzare la vendemmi con un 40,5 milioni di ettolitri ed un calo del 5%. Infine, la Spagna segna 35 milioni di ettolitri, anche se altri continenti non sono messi meglio dell’Europa!